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LEGGI A TUTELA DEGLI ANIMALI
ANIMALI SELVATICI Art. 500
ANIMALI IN CONDOMINIO DANNI O DISTURBI CAUSATI DA ANIMALI Art. 638 UCCISIONE O DANNEGGIAMENTO DI ANIMALI ALTRUI Art. 659 DISTURBO DELLE OCCUPAZIONI O DEL RIPOSO DELLE PERSONE Art. 672 OMESSA CUSTODIA E MALGOVERNO DI ANIMALI NOTA Vedi anche Art. 727 Abbandono Maltrattamento, sez, Animali Domestici POTER POSSEDERE O NO UN ANIMALE IN APPARTAMENTO Dal 18 giugno 2013 finalmente entra in vigore la nuova legge n. 220/12, che tra le altre cose stabilisce nero su bianco come le norme del regolamento non possano porre limiti alle destinazioni d’uso delle unità di proprietà esclusiva, né vietare di possedere o detenere animali da compagnia. Tranne casi eclatanti e conclamati, correlati gravi situazioni (comprovata mancanza di igiene, serio disturbo della quiete, maltrattamento...), alla luce della nuova legge n. 220/12 del condominio, non è possibile vietare la detenzione di animali domestici - anche se il divieto fosse incluso nel contratto di affitto ("divieto contrattuale"). In questo secondo caso, però, suggeriamo sempre di controllare le richieste del proprietario di casa PRIMA di accettare, onde evitare inutili situazioni di conflitto. MINACCE DI UCCIDERE UN ANIMALE Se un condominio o un vicino rivelasse l'intenzione di nuocere al cane, o al gatto anche se non di proprietà (randagio, colonia felina), o di manifestare propopositi di avvelenamento, è possibile presentare una denuncia-querela alla Polizia Municipale, alla Polizia di Stato, ai Carabinieri, o al Corpo Forestale dello Stato per "minaccia" ex art. 612 c.p. (punisce a querela della persona offesa "chiunque minacci ad altri un danno ingiusto"), in relazione all'art. 544-bis del codice penale (uccisione di animali), meglio se supportando il tutto con testimoni, o prove di qualche tipo. DISTURBO DELL'IGIENE Si è passabili di reclami solo se per intensità e frequenza, i "disturbi" provocano insofferenza e causano danno alla quiete, o generano malessere (che chi si lamenta deve però certificare!) anche in persone di normale sopportazione. DISTURBO DELLA QUIETE Gli orari sensibili e le regole per i rumori molesti sono simili tanto per l'abbaiare di un cane, quanto per la musica di uno stereo, o gli schiamazzi di una o più persone etc..: un rumore di intensità e frequenza "tollerabili" è consentito dalle 8 del mattino fino alle 10 di sera. Per la Corte di Cassazione, inoltre, se è un solo condomino a lamentarsi, non si turba la quiete pubblica e il cane "può disturbare il vicino di casa". Perché sia fattibile un concreto allontanamento degli animali (o, per esempio, un esposto da parte di condomini che se ne lamentano), non basta quindi che il reclamo sia fatto da un vicino poco tollerante, ma che ci sia una pluralità di persone a lamentarsi e a denunciare il fatto (Cassazione 1394/1999). USO DELL'ASCENSORE, DI SCALE ECC. Anche qui si può citare ai condomini l'art. 1117 e seguenti del C. Civile: le parti comuni sono, appunto, comuni e ogni condomino ha il diritto di usufruirne seppur sempre nel rispetto delle normative igienico-sanitarie e del decoro urbano. In caso potete controllare un eventuale Reg. od Ordinanza Comunali in merito a ciò (ma vedrete che al massimo vi sarà definito l'obbligo di guinzaglio e/o museruola). Questi stralci e il testo sono stati integralmente tratti dal sito della Feder F.i.d.a. ( Federazione Italiana Diritti Animali )
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CODICE PENALE Il maltrattamento degli animali è un REATO, previsto e punito dgli artt. 544 ter e 727 del c.p. e non si tratta più solo di un "delitto contro il patrimonio" (cioè il bene protetto è la proprietà privata dell'animale da parte di un proprietario), come è previsto dall'art. 638 (Uccisione o danneggiamento di animali altrui). La differenza è stata chiarita dalla Cassazione (sentenza n. 24734/2010), che sancisce come il delitto di cui all'art. 544 ter c.p., tutela ora il sentimento per gli animali: con l'art. 638 l'animale era tutelato quale "proprietà" di un terzo soggetto, che risultava essere la parte offesa; ma con l'art. 544 ter, è riconosciuta una condotta lesiva nei confronti dell'animale stesso. SEZIONI: DIVIETO DI NUTRIRE I GATTI RANDAGI
ANIMALI DOMESTICI TITOLO IX-BIS - DEI DELITTI CONTRO IL SENTIMENTO PER GLI ANIMALI Art. 544-bis e ter. (Uccisione e maltrattamento di animali) Art. 727 Abbandono e Maltrattamento di animali Art. 544tbis.(Maltrattamento di animali)1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi quattro mesi a due anni. Art. 544-ter. (Maltrattamento di animali) Art. 544-ter. (Maltrattamento di animali)1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell'animale. Art. 544-quater. (Spettacoli o manifestazioni vietati) Art. 544-quinquies.(Divieto di combattimenti tra animali) Art. 544-sexies. (Confisca e pene accessorie) Art. 727 MALTRATTAMENTO DI ANIMALI DIVIETO DI NUTRIRE I RANDAGI Divieto di dar cibo a gatti randagi / divieto di tenere gatti / colonie felineVoi che nutrite e accudite i gatti siete tutelati prima di tutto dalla L. Quadro 281/91 , da cui sono poi derivate le diverse leggi regionali a prevenzione del randagismo e tutela degli animali d'affezione (per il Lazio, per es., è la LR 34/97) secondo cui non solo è lecito, ma addirittura doveroso accudire e nutrire le colonie (certo, lasciando poi tutto pulito, non mollate piattini o altro in giro). Forti di tutto questo potete tutelare la/le colonie scrivendo una bella lettera (spedita via A/R, o consegnata a mano) all'Amministratore - e di cui dovrete fornire copia ai condomini - del tipo: "Ai Condomini di Via... Sono giunte informali proteste per presunti problemi causati nel vostro stabile dai gatti della colonia felina dimorante presso il nostro condominio (o altro motivo di discussione nel condominio a causa dei gatti).
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