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GADIL Campania - Vivì

 

La storia di Vivì

 

Piccolissima, strappata alla madre, con una rinotracheite che le aveva rovinato un occhio, sembrava non potesse andarle peggio, e invece si.
Venne abbandonata per strada, in pieno centro, senza pietà.

Qualcuno la vide, ma invece di prestarle soccorso, avvertì una volontaria della zona.
La volontaria, però, senza nemmeno scendere di casa per vederla, telefonò alla Asl di competenza, che la venissero a prendere e la curassero.

Così andò, la gattina , una mela arancione di 40 giorni, venne prelevata e le fecero una terapia antibiotica, poi la misero in una gabbia, in attesa che la volontaria se la andasse a ritirare, ma lei non andò. Seppi questa storia, e andai a prendermi questo scricciolo.

Una reception affollata, dieci persone in attesa, e io fremevo perchè non sapevo come stesse, quella gattina. Non vedevo l'ora di portarla via da lì. Mi dissero: - Ce ne sono due , di gattini rossi, lei quale deve prendere? Mi si strinse il cuore, risposi: -La femmina, 40 giorni, ma se l'altro non ha nessuno, prendo pure l'altro.
- Attenda.


Mi portarono però, solo quella che avevo chiesto. L'altro, dissero, aveva già un padrone.
Fuggimmo via da lì, felici di esserci incontrate, non era chiaro perché, ma eravamo felici.
Una volta a casa, cominciò la somministrazione dei più svariati menu, la piccola era di poco appetito, alla fine decidemmo che voleva essere svezzata a prosciutto cotto. fettine, non cubetti, grazie.

E ora, bisognava trovarle una mamma degna....
Cominciò la pubblicazione degli appelli, degli annunci, dei passaparola. Nulla, quell'occhio cieco frenava gli animi. Nonostante fosse una gattina rossa (rarissima! ) nessuno la voleva, era un'adozione del cuore, una di quelle adozioni per cuori belli, per cuori grandi....

Vivì nel frattempo cresceva, ingrassava, giocava... sviluppava il suo carattere, dolcissimo e sereno, una vera gioia.

Io mi struggevo, che nessuno s'era fatto avanti; non solo desideravo una mamma meravigliosa per lei, e la scelta sarebbe stata di certo ardua, ma non avevo candidate da valutare, nessuna! Vivì viveva chiusa in bagno, senza contatti con gli altri miei gatti, passava le sue giornate a giocare con le tartarughe d'acqua che dormivano a terra sulle asciugamani. Dormivano insieme, abbracciati... si sentiva tanto sola!
Finché un giorno... successe un piccolo miracolo.

Mi scrisse in chat una carissima mia adottante, che quattro anni prima aveva adottato da me un altro sfortunello, rosso pure lui, spelacchiatissimo, brutto e arruffato, strappato da una situazione di morte imminente, e con amore e infinita pazienza ne aveva fatto un micione regale. Mi scrisse, quindi , Sonia, chiedendomi di Vivì. Mi disse:
-Come sta? Quell'occhietto, ha bisogno di molte cure? Ma hai già trovato una mamma per lei? No, perchè se non l'hai trovata la potrei adottare io....


Non vi dico la mia gioia!!! Non avrei potuto desiderare mama più attenta, più dolce, più affettuosa di questa qui! Finalmente qualcuno aveva avuto pietà per quella creatura, dandole una speranza di vita degna, dopo tante atroci brutture!

 

Mi diedi gran da fare per far tutto in tempi brevi, ri-controllo delle feci, vaccino, staffetta per Milano e si ! Buona vita, piccola creatura meravigliosa!!!

Ora Vivì è felice, davvero felice, ha una bellissima famiglia, fatta di umani grandi e piccolini, una casa grande, pulita e comoda, tanti amicetti e una tartarughina .

E' sana, bella, grassa e serena. Vivi, Vive la Vie !